La Crotta di Valserrata:
ingresso coordinate: GPS (2'718'665 1'083'580)
quota: 318 m
sviluppo: 8,70 m
comune: Riva San Vitale
località: Val Serrata, Crotta, Tó.
Descrizione, note: spaziosa nicchia illuminata situata al culmine di un erto pendio boscoso. La discreta apertura è rivolta a meridione in posizione appartata e riparata dalle
correnti. Il fondo, la sezione est e un breve tratto del lato ovest sono parzialmente occupati da un basso muro in pietra, frammisto a qualche sporadico mattoncino di vecchia fattura.
Probabilmente la protezione è stata costruita in tempi antichi. I frammenti di roccia del deposito fluvioglaciale cementato presenti alle pareti sono di piccole dimensioni, per la maggior parte
angolosi e a spigoli vivi. Qualche ciottolo levigato occupa invece il suolo. A ovest è presente un breve e stretto cunicolo.
Andamento: orizzontale
geologia: breccia calcarea.
Buco della Cascata (TI 110):
ingresso coordinate: GPS (2'718'571 1'083'513)
quota: 305 m
sviluppo: 8 m
comune: Riva San Vitale
località: Val Serrata / Crotta.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Igor Cavalli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino VII - Note abiologiche III -
Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 144, 145.
Descrizione, note: nella Val Serrata l'acqua del torrente compie un ultimo balzo prima di raggiungere la pianura. L'imbocco della grotta, ben visibile a sud accanto alla cascata,
si situa alla base di una parete rocciosa. Impostata lungo una frattura, la cavità viene in parte sommersa dal fiume durante le piene. Sul fondo, tranne nei periodi siccitosi, un modesto
rigagnolo giunge scorrendo sotto roccia.
Andamento: orizzontale
geologia: dolomia del San Salvatore.
Sorgente Bòch:
ingresso coordinate: GPS (2'718'187 1'083'658)
quota: 502 m
sviluppo: 104 m
dislivello: -38 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Igor Cavalli, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2021, pagg. 39-41.
Cenni storici: rinvenuta nell'anno 2013 dal sottoscritto risultava già esplorata e rilevata da Ricki Pontiggia e Alex Beati (scopritori) nel 2001. Pubblicata
nell'anno 2021 vedi bibl. (Stalactite n°2 - 2021).
Descrizione, note: la grotta presenta un sistema idrico particolarmente attivo dopo abbondanti precipitazioni (sorgente). Una modesta apertura, sotto roccia, situata a sud e
leggermente più in alto rispetto al letto del torrente principale, permette l'esplorazione di un primo tratto in discesa. Dopo un breve basso passaggio, strisciando in orizzontale sotto dei
massi, si giunge all'interno di una notevole sala inclinata dal fondo sabbioso. Sul fondo un saltino verticale di quasi 3 m, permette di accedere alle zone inferiori. Dopo una galleria
discendente, una frana ostacola il passaggio verso le parti più profonde, accessibili unicamente superando selettive e pericolose strettoie chiuse da materiale franato e dal restringimento delle
pareti. La grotta presenta ruscellamento. Nei rivoli ho notato la presenza di anfipodi del genere Niphargus.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio e calcare di Meride.
Pozzetto della Dafne:
ingresso coordinate: GPS (2'718'289 1'083'850)
quota: 510 m
sviluppo: 7 m
comune: Riva San Vitale
località: La Ghinella / Val Serrata.
Descrizione, note: un modesto ingresso circolare a fior di terra precede un piccolo salto verticale di 3 m, sul fondo la cavità si approfondisce brevemente verso nord in un vano
discretamente concrezionato senza possibilità di prosecuzione. All'interno le correnti d'aria sono deboli.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio.
Grotta Inversa:
ingresso coordinate: GPS (2'718'282 1'083'890)
quota: 518 m
sviluppo: 46 m
dislivello: -4 m
comune: Riva San Vitale
località: La Ghinella / Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2022, pagg. 7-8.
Cenni storici: reperita nell'autunno del 2015 dal sottoscritto risultava già esplorata e rilevata da Alex Beati (suo scopritore) nei primi anni del duemila.
Pubblicata nell'anno 2021 vedi bibl. (Stalactite n°2 - 2021).
Descrizione, note: l'apertura del pozzo si situa sotto roccia in una lieve depressione. La verticale di 6 m circa permette di scendere in un vano allungato. Sul lato NE una breve
strettoia conduce in discesa lungo una frattura orientata ENE, al termine, dopo un angusto passaggio, la grotta risale in un cunicolo ascendente che chiude in fessura. Veli d'acqua scorrono
nell'ultimo tratto. Sono presenti gours, belle stalagmiti e rare stalattiti. Debole è la circolazione d'aria entrante in inverno. È necessaria l'attrezzatura speleologica per scendere il pozzo.
Andamento: prevalentemente discendente
geologia: dolomia del San Giorgio.
La Crösa:
ingresso coordinate: GPS (2'717'926 1'084'694)
quota: 791 m
sviluppo: 21 m
comune: Riva San Vitale
località: Crösa.
Cenni storici: scoperta e prima esplorazione: Sergio Veri, febbraio 2016.
Descrizione, note: la grotta è situata in luogo selvaggio e appartato tra le ripide pareti rocciose del versante orientale del Monte San Giorgio. Una piuttosto ampia fessura tra
due rocce a picco immette in una frattura diretta N-S, dopo il superamento di un breve scivolo con saltino, si può scendere nel tratto inferiore dove la cavità chiude presto in strettoie
impraticabili, se si procede in leggera ascesa si può penetrare ancora qualche metro tra umide pareti decorate da belle colate concrezionali. È necessaria una corda per il superamento del salto
iniziale, è presente uno spit.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio.
Grotta a Sud di Albio:
ingresso coordinate: GPS (2'718'294 1'085'053)
quota: 526 m
sviluppo complessivo: 6 m
comune: Riva San Vitale
località: Albio.
Descrizione, note: una serie di colate di travertino, alimentate da stillicidio e sorgenti, hanno originato due piccole ma interessanti grotticelle. Sono situate a sud di una
grande parete appartenente geologicamente alla formazione di Bellano (conglomerati e arenarie con noduli di quarzo). Si tratta di due vani vicini, non comunicanti, la cavità maggiore presenta
belle vaschette decorate di verde muschio e variopinte concrezioni.
Andamento: orizzontale
geologia: travertino.
Antigua:
sviluppo: 466 m
profondità: -39 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Igor Cavalli, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2021, pagg. 33-39.
Cenni storici: la grotta è stata individuata da Alex Beati e Riki Pontiggia della SSS Sez. TI. Desidero esprimere il mio plauso ai due speleologi per la ricerca, la scoperta e i
faticosi lavori di disostruzione intrapresi. Per motivi di protezione e per volontà degli scopritori le coordinate vengono omesse. Nel mio caso ho scoperto l'ingresso solamente dopo numerose
ricerche personali nel terreno.
Descrizione, note: al margine orientale di una valletta, a fior di terra, si apre lo stretto imbocco della cavità. Si entra scendendo dapprima accanto poi strisciando brevemente
sotto roccia. Si tratta di un passaggio discendente basso e scomodo, soprattutto al ritorno. Si prosegue verso nord a carponi per una trentina di metri lungo un basso laminatoio dal fondo umido e
argilloso lievemente discendente, il cunicolo risulta a tratti già ben concrezionato. La volta si alza, si continua in leggera ascesa in una galleria il cui pavimento risulta parzialmente
ingombro di massi di medie dimensioni, dopo 15 m si raggiunge l'ampio ambiente della sala principale. Il salone, lungo 25 m, risulta parzialmente diviso in due parti da un pendio fortemente
discendente. Nella prima parte di 12 m la sala raggiunge l'altezza di 5 m e una larghezza massima di 8 m. All'inizio, ai margini, si staccano due angusti rami discendenti con nette retroversioni
i quali chiudono dopo pochi metri per il progressivo restringimento delle pareti. Nella galleria principale, alla base del pendio, si giunge nella seconda parte della sala la cui altezza massima
raggiunge 13 m. Soprattutto in questa sezione la grotta presenta morfologie ancora attive. A 7 m sopra un ripiano affluisce attraverso fessure, da un'apertura circolare in parete, un pozzo
cascata, asciutto durante la mia visita ma credo attivo in caso di precipitazioni abbondanti. Nella parte bassa della sala, al suolo, si staccano due gallerie. La prima inizia sotto un masso
instabile messo in sicurezza. Fortemente discendente il tortuoso ramo prosegue attraverso roccia brecciata e passaggi serpeggianti, dopo un'apertura stretta e scomoda si raggiunge rapidamente una
galleria allagata (sifone a monte). La seconda presenta un passaggio in frana pressoché verticale di 8 m ma ben gradinato e facilmente arrampicabile. Alla base si giunge in una condotta attiva
orizzontale con scorrimento d'acqua, percorribile ai lati, almeno in periodi asciutti. Dopo una ventina di metri, in un punto abbellito da notevoli concrezioni (camino), la galleria svolta a
sinistra e in lieve discesa raggiunge un tratto completamente allagato, quindi impercorribile (sifone a valle).
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
La Ragnatela:
ingresso coordinate: GPS (2'717'863 1'083'855)
quota: 635 m
sviluppo: 5 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Descrizione, note: la cavità, in parete, è visibile mentre si scende dalla quota 670 m circa verso il solco del fiume con facile percorso da nord a sud. Raggiunto il greto del
torrente si risale il malagevole, franoso e ripido pendio fino alla cavità (è indispensabile una corda per la discesa in sicurezza). Si tratta di un inghiottitoio fossile chiuso dopo un piccolo
vano da sedimenti cementati. Offre un discreto riparo. Poco sopra, verso est-sud-est, un'altra apertura occhieggia al centro dell'imponente muraglia rocciosa (vedi foto), alta e stretta, venne
raggiunta e esplorata da Alex Beati (SSS Sez. Ticino) con calata dall'alto su corda.
Andamento: orizzontale
geologia: calcare di Meride.
Buco del Seo:
ingresso coordinate: GPS (2'717'740 1'084'276)
quota: 720 m
sviluppo: 10 m circa
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Descrizione, note: si tratta di un inghiottitoio fossile, attivo in tempi remoti allorquando le acque del torrente scorrevano parecchi metri sopra l'attuale livello
d'approfondimento. La modesta apertura in parete, posta sopra il fiume (versante orografico destro), è raggiungibile dopo erta salita e con breve attraversata su un'esposta cengia (in questo
tratto è indispensabile una corda). Dall'imbocco si scende 4 metri in verticale (necessaria l'attrezzatura) fino a toccare il fondo del bel pozzo a campana. Sono presenti concrezioni in
disfacimento. Secondo informazione orale la grotta è stata scoperta da Sergio Vorpe.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio.
Bögia (TI 8):
ingresso coordinate: GPS (2'717'635 1'084'366)
quota: 747 m
sviluppo: 1370 m
profondità: -146 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti - Le Grotte del Ticino - II. Note biologiche I - Bollettino STSN anno 1957 - Vol. 52, pagg. 16, 17.
Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg. 113, 114.
Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Nicola Oppizzi: Le nuove grotte del Monte San Giorgio - Stalactite 72, 2, 2022 pagg. 13-20.
Descrizione, note: si tratta di una cavità di tipo classico a morfologia carsica con andamento articolato. Si apre pochi metri sopra il letto del torrente con ingresso a forma
triangolare. Presenta gallerie, cunicoli, strettoie, sale, vani, pozzi, un piccolo lago e numerosi rami laterali ascendenti e discendenti di pendenza variabile. Conosciuto da sempre il ramo
principale, prevalentemente ascendente, successivi studi, esplorazioni e lavori di disostruzione da parte di Alex "Pino" Beati, Francesco Bianchi-Demicheli, Nicola Oppizzi, Riki Pontiggia e Luigi
Tantardini hanno permesso di scoprire un ramo discendente di notevole sviluppo con importanti diramazioni laterali. Molteplici le forme di concrezionamento. Le gallerie sono percorse da veli
d'acqua e ruscellamento mentre le sezioni inferiori sono idrologicamente attive. Ingenti a tratti i depositi d'argilla.
Andamento: mista
geologia: calcare di Meride.
Buco in Parete (Tana di Val Serrata):
ingresso coordinate: GPS (2'717'487 1'084'508)
quota: 765 m
sviluppo: 15 m circa
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Descrizione, note: l'ingresso è ben visibile in parete, sulla destra orografica, ed è situato a circa 3 m d'altezza sopra l'ampio solco torrentizio. Il fiume in questo tratto
esegue sinuose curve. Dopo una prima parte orizzontale di una decina di metri si giunge in un vano, segue una breve discesa e uno stretto cunicolo terminale. Interessante e originale la
composizione della roccia a sottili strati fogliettati.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio / tufite della Val Serrrata.
Borsellina:
ingresso coordinate: GPS (2'717'473 1'084'546)
quota: 769 m
sviluppo: 29 m
dislivello: -8 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2022, pagg. 10-11.
Cenni storici: la grotta è stata scoperta da Alex Beati della SSS-Sez. Ticino. È stato necessario uno scavo per rendere accessibile l'ingresso.
Descrizione, note: al di sopra del greto del torrente, al culmine di una scarpata di fine detriti, alla base di una parete rocciosa, si apre lo stretto e angusto imbocco della
grotta. Superato lo stretto meandro iniziale la grotta si allarga in una spaziosa galleria in declivio. Il ramo principale dopo una decina di metri si restringe decisamente e diventa presto
impercorribile per la presenza di sedimenti.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio / tufite della Val Serrata.
La Fossile:
ingresso coordinate: GPS (2'717'436 1'084'568)
quota: 787 m
sviluppo: 5 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata.
Descrizione, note: dalla precedente grotta si costeggia in lieve ascesa, verso nord, la base della parete rocciosa su franoso, ripido e malagevole pendio raggiungendo presto
l'ingresso della cavità. L'imbocco è di medie dimensioni. Si scende in una franosa depressione presto chiusa sul fondo da una fessura intransitabile e concrezionata.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio / tufite della Val Serrata.
La Palüscera (TI 37):
ingresso coordinate: GPS (2'717'648 1'084'867)
quota: 906 m
sviluppo: 40 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata / Bustorgna.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg.
136, 137.
Descrizione, note: un'importante depressione nel terreno, situata all'interno dei tipici prati magri delle prealpi calcaree, permette di accedere in un pozzo di pochi metri. Il
breve salto immette in un corridoio discendente e in una camera dal fondo detritico. Dopo un basso passaggio il ramo principale continua in una diaclasi ad andamento prevalentemente verticale
chiudendo sul fondo in strettoia intransitabile. È necessaria l'attrezzatura per scendere il primo tratto verticale.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Buco della Bustorgna (TI 111):
ingresso coordinate: GPS (2'717'678 1'084'924)
quota: 929 m
profondità: -7 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Val Serrata / Bustorgna.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Igor Cavalli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino VII - Note abiologiche III -
Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag. 143.
Descrizione, note: una buca nel terreno di ridotte dimensioni, seminascosta dai lunghi fili d'erba, dà accesso a un pozzo impostato su frattura. Le pareti portano i segni
dell'azione modellatrice operata dall'acqua. Interessante la stratificazione della roccia a spigoli taglienti. Il fondo risulta occluso da detriti.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Grotta dei Cugnoli (TI 36):
ingresso coordinate: GPS (2'717'328 1'085'523)
quota: 1003 m
sviluppo: 65> m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Cugnoli / Monte San Giorgio vetta.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti - Le Grotte del Ticino - II. Note biologiche I - Bollettino STSN anno 1957 - Vol. 52, pag. 34.
Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg. 135, 136.
Francesco Bianchi-Demicheli, Igor Cavalli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino VII - Note abiologiche III - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 137,
138.
Descrizione, note: l'ampia apertura a fior di terra è situata in un avvallamento lungo il versante meridionale del monte. Un primo salto verticale permette di raggiungere uno
scivolo in forte pendenza seguito da un pozzo arrotondato. Alla base due cunicoli discendenti. Il più breve si conclude in un vano con stalattiti. Il ramo principale prosegue intercettando un
ultimo pozzo chiuso da detriti e blocchi di crollo e un camino ascendente con tracce di erosione. È necessaria l'attrezzatura speleologica.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio e calcare di Meride.
Tana del Beato (TI 13):
ingresso coordinate: GPS (2'717'230 1'085'834)
quota: 1087 m
sviluppo: 35 / 70 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Monte San Giorgio vetta.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti - Le Grotte del Ticino - II. Note biologiche I - Bollettino STSN anno 1957 - Vol. 52, pag. 20.
Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg. 117, 118.
Francesco Bianchi-Demicheli, Igor Cavalli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino VII - Note abiologiche III - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag.
135.
Donato Pupillo, Ferruccio Tomasi, Silvio Baumgartner, Markus Felber, Alfredo Bini - Geologia Insubrica - Il fenomeno carsico del comprensorio Monte San Giorgio - Orsa - Pravello, censimento e
descrizione delle cavità - Volume 9 - anno 2006, pag. 55, rilievo: J. Steiner, B. Senn.
Descrizione, note: lo stretto imbocco a fessura, sotto roccia, risulta purtroppo ostruito da materiale da costruzione e pietrame gettato all'interno della cavità. La grotta
risulta attualmente inaccessibile. Secondo i riferimenti bibliografici trattasi di una frattura con andamento N-S divisa in due piani sovrapposti.
Andamento: discendente
geologia: dolomia del San Giorgio.
Pozzetto Sotto Forello:
ingresso coordinate: GPS (2'717'096 1'085'448)
quota: 981 m
sviluppo: 6 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: alta Val Serrata.
Descrizione, note: l’imbocco, a fior di terra, permette di accedere ad una verticale di 3 m circa. Il fondo, inclinato e relativamente spazioso (1.5 m x 3 m), è costituito da clasti di medie-piccole dimensioni. All'estremità risulta intasato da massi e pietraie. È presente qualche piccola concrezione e un impraticabile condottino fossile. Assenti le correnti d’aria. Ringrazio Dario Broggi per avermi segnalato l’ingresso.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Van Gogh:
ingresso coordinate: GPS (2'717'188 1'085'368)
quota: 960 m
sviluppo: 35 m
dislivello: -23 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Cugnoli / alta Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Igor Cavalli, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2022, pagg. 9-10.
Cenni storici: rinvenuta nell'anno 2021 dal sottoscritto, grazie ad una segnalazione di Dario Broggi, risultava già esplorata nel 2006 da Alex Beati e Riccardo Pontiggia su
segnalazione di Jodi Corti. Pubblicata nell'anno 2022 vedi bibl. (Stalactite n°2 - 2022).
Descrizione, note: dalla piccola apertura, di difficile reperimento, si affronta uno stretto passaggio seguito da una verticale di 3 m circa. Si può scendere alla base del salto con prudenza in opposizione tra le pareti, oppure con corda agganciata all’esterno su un gruppo di alberi. Si percorre un’ampia galleria discendente, impostata su frattura, segue una sezione più stretta, ma sempre agevole, abbellita da notevoli concrezioni. Si giunge dinnanzi ad un pozzo di forma arrotondata. Affrontato un salto di 3 m circa, alla base della verticale, ho trovato attrezzi da disostruzione abbandonati da precedenti, speleologi. Un basso, bagnato, fangoso e malagevole cunicolo porta in un vano concrezionato chiuso da sedimenti argillosi. Assenti le correnti d’aria. Ringrazio Dario Broggi per avermi segnalato l’ingresso.
Andamento: discendente,
geologia: calcare di Meride.
Inghiottitoio di Alta Val Serrata (TI 165):
ingresso coordinate: GPS (2'717'054 1'085'245)
quota: 925 m
sviluppo: 22 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: alta Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Nicola Oppizzi - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino XI: note abiologiche VII -
Bollettino STSN anno 1995 - Vol. 83, pag. 58, 59, 60.
Cenni storici: scoperta da Francesco Bianchi-Demicheli nel 1994 durante una ricerca sistematica sul monte.
Descrizione, note: ai bordi del solco torrentizio, sinistra orografica, una modesta apertura permette di scendere in un pozzetto contraddistinto da ricche forme erosive. Sul
fondo detritico un basso passaggio in strettoia introduce nella seconda parte della cavità. La sezione si compone di un vano concrezionato alimentato da ruscellamento e da una frana, con
abbondante terriccio, che impedisce ogni prosecuzione.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Buco della Stalagmite:
ingresso coordinate: GPS (2'717'057 1'085'187)
quota: 915 m
sviluppo: 4 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: alta Val Serrata.
Descrizione, note: qualche decina di metri sotto la (TI 165), sul fianco sinistro orografico del greto torrentizio si apre l'ingresso di questa piccola, interessante cavità.
All'inizio occorre strisciare attraverso uno stretto foro, rapidamente si raggiunge una cameretta molto concrezionata con una caratteristica stalagmite al centro.
Andamento: orizzontale
geologia: calcare di Meride.
Böcc da la Vaca (TI 44):
ingresso coordinate: GPS (2'717'103 1'085'098)
quota: 904 m
sviluppo: 6 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: alta Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg.
140, 141.
Descrizione, note: un comodo sentiero di recente realizzazione transita accanto allo stretto imbocco ora ostruito da terriccio. Si tratta di una cavità molto angusta
dall'andamento fortemente discendente che diventa presto impercorribile.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Buco della Fonte (TI 43):
ingresso coordinate: GPS (2'717'150 1'085'075)
quota: 903 m
sviluppo: 10 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: alta Val Serrata.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pag.
140.
Descrizione, note: una buca nel terreno di piccole dimensioni introduce l'ingresso a pozzo della grotta. La frattura verticale di 7 m scendendo si amplia e presenta, a tratti,
forme di erosione da percolazione d'acqua. Dalle pareti affiorano affilati spigoli rocciosi. Sul fondo si raggiunge un modesto vano allungato con qualche colata concrezionale. È necessaria
l'attrezzatura speleologica.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Grotta della Cassina (Cassina):
ingresso coordinate: GPS (2'716’936 1'084'971)
quota: 883 m
sviluppo: 200 m
dislivello: -26 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Cassina.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2022, pagg. 11-12.
Cenni storici: la grotta venne scoperta da Alex Beati nell'agosto 2002.
Note: per la descrizione si rimanda ai riferimenti bibliografici: vedi (pagina 7 - Foto ingressi - schede e rilievi).
Andamento: discendente.
Geologia: dolomia del San Giorgio.
Kaba:
ingresso coordinate: (2'717'117 1'084'718)
quota: 843 m
sviluppo: 12,50 m
dislivello: -5 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Cassina.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Alex Beati, Riccardo Pontiggia, Olivier Rodel, Nicola Oppizzi - Stalactite n°2 - 2022, pagg. 8-9.
Cenni storici: reperita nell'anno 2017 dal sottoscritto risultava già esplorata da Alex Beati e Riccardo Pontiggia nel settembre del 2002. Pubblicata nell'anno 2021 vedi bibl.
(Stalactite n°2 - 2021).
Descrizione, note: la cavità è raggiungibile abbandonando il comodo sentiero Meride-Cassina-Monte San Giorgio all'altezza di uno stagno (dimensioni circa 8 x 4 m) situato un
centinaio di metri prima di Cassina. Si procede in discesa verso nord-ovest seguendo la valletta che si stacca a settentrione dello specchio d'acqua per un centinaio di metri. L'imbocco, di
ridotte dimensioni, si apre a fior di terra all'interno del modesto solco vallivo. Si tratta di un inghiottitoio attivo unicamente in caso di forti e abbondanti precipitazioni (ruscellamento). Il
primo tratto presenta un saltino di 3 m molto stretto all'inizio ma comunque ben gradinato. Si giunge momentaneamente in un ambiente relativamente più comodo caratterizzato da interessanti forme
erosive e qualche piccola concrezione. La prosecuzione in uno stretto ramo discendente è interrotta presto da depositi di fango, argilla e clasti minuti. Nella cavità sono presenti attrezzi da
disostruzione in stato di abbandono.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.
Pozzetto Sopra Crocifisso:
ingresso coordinate: GPS (2'716'243 1'084'672)
quota: 759 m
sviluppo: 6 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: Crocifisso / Val Porina.
Descrizione, note: la modesta apertura è situata a lato di un sentierino in vicinanza di un masso erratico. Si entra accanto a una radice sporgente sotto roccette affioranti,
dopo breve discesa la cavità si allunga in un piccolo vano concrezionato con deposito di moonmilk.
Andamento: discendente
geologia: calcare di Meride.